L’importo messo in campo è di due milioni di Euro, i mesi di realizzazione saranno diciotto. Si prospetta una nuova iniezione di sicurezza per la via Valle di Marnate, importante arteria che collega le varie anime del territorio. Il tratto interessato dalla riqualificazione, come si legge nello studio di fattibilità, riguarda “il tratto di via Valle che si sviluppa dal ponte esistente sul fiume Olona fino all’intersezione con via Lazzaretto”.
L’importanza strategica della strada, e dell’intervento che vi è connesso, è documentata anche dal fatto che “è l’unica che mette in collegamento il comune di Marnate , situato sulla sponda est del fiume Olona, con il comune di Olgiate Olona situato sulla sponda ovest , passaggio obbligato per collegare il nostro comune alla città di Busto Arsizio”.
Un primo problema che il progetto intende affrontare concerne le dimensioni del calibro stradale che sono state in passato fonte di non poche criticità viabilistiche. “Nel punto più stretto – spiega la relazione – è inferiore a metri 4,70, il che non consente la possibilità di posare idonei sistemi di protezione per impedire l’eventuale fuoriuscita delle auto dalla strada, tenendo soprattutto in considerazione che la strada è in salita dal fiume Olona fino a dopo il ponte ferroviario”.
Senza contare che, se si dovessero incrociare due vetture in opposto senso di marcia, ricorda la relazione, lo spazio a disposizione di pedoni e ciclisti è ridotto a meno del minimo.
Quale, allora, la soluzione migliorativa messa in campo? “L’ipotesi sviluppata- dice la relazione – è di intervenire su entrambi i lati della strada andando a realizzare lungo il lato ovest un allargamento della sede stradale di due metri e cinquanta che interessa il tratto che si sviluppa a partire da dopo il ponte sul fiume Olona fino all’inizio del ponte sulla ferrovia realizzando una nuova scarpata di contenimento”.
Una soluzione che porterebbe dritta alla possibilità di realizzare due corsie di marcia in ossequio a quanto disposto dal Codice della strada garantendo una maggiore fluidità di circolazione. Qualche modifica si prevede anche per il tratto del ponte sulla ferrovia con il collocamento del semaforo in posizione retrostante ovvero prima e non dopo il ponte. Completa il progetto la realizzazione di un camminamento ciclopedonale protetto delle dimensioni di due metri e cinquanta.